Il Guided Boring o Horizontal Directional Drilling, letteralmente tradotto “perforazione orizzontale controllata”, rappresenta oggi una tecnica innovativa nel campo della messa in opera di servizi di impiantistica sotterranea, molto apprezzata sia per la sua versatilità e capacità di realizzare i più comuni interventi, sia per completare con successo problematiche che fino a poco tempo fa sembravano improponibili.
La caratteristica principale della trivellazione orizzontale guidata è la possibilità di effettuare la posa in opera sotto traccia di un servizio richiesto senza ricorrere alla escavazione mediante macchine a benna.
Più precisamente una prima fase consiste nel creare un foro pilota ovvero di infilare nel terreno, mediante spinta e rotazione, una successione di aste che guidata dalla testa opportunamente, crea un percorso sotterraneo che va da un pozzetto di partenza ad uno di arrivo.
Successivamente una seconda fase prevede che il recupero delle aste venga sfruttato per portarsi dietro un alesatore che, opportunamente avvitato al posto della testa, ruotando con le aste genera il foro del diametro voluto. Insieme all’alesatore, inoltre, vengono collegate anche delle condutture ben sigillate che rappresentano il prodotto da posare.
Recuperando le aste insieme all’alesatore e alla conduttura si realizza cosi un nuovo servizio senza effettuare uno scavo a cielo aperto.
La direzione della testa, grazie alla sua forma asimmetrica, può essere in qualsiasi momento aggiustata per seguire un percorso di progetto, che previa indagine, tenga conto di tutti gli ostacoli possibili quali un servizio esistente, una lente di terreno inopportuna oppure più facilmente un corso d’acqua naturale o artificiale, un rilevato stradale, una linea ferrovia, una pista aeroportuale una costruzione o quant’altro.
La testa, inoltre, possiede, il più delle volte, un sistema di emissione di onde radio che, captate e interpretate in modo opportuno da un ricevitore mobile posto in superficie, consente di monitorare in tempo reale la posizione della testa stessa al di sotto della superficie, dando cioè la profondità (distanza assoluta), l’inclinazione sul piano verticale (zenit), la direzione sul piano orizzontale (azimut), l’angolo di rotazione assiale della testa rispetto all’asse verticale, la temperatura della sonda, l’intensità delle emissioni radio, le informazioni riguardanti lo stato di carica della batteria della sonda, ecc.
Le informazioni, elaborate dal ricevitore, vengono poi inviate ad un secondo ricevitore nei pressi dell’operatore che interviene direttamente sulle manovre da effettuare nella macchina. Fino ad ora l’utilizzo di questa tecnica è stata rivolta all’installazione di linee elettriche, telefoniche, di telecomunicazioni e condotte in pressione di acqua, gas, metano ecc.
Molte compagnie di costruzioni hanno la tendenza a non utilizzare, dove sia possibile, la tecnica dello scavo a cielo aperto soprattutto nel campo stradale.
A prescindere dall’indubbio ridotto impatto ambiente, il costo della perforazione guidata, diventa sempre più attuabile se si tiene conto del costo sociale insito nella tecnica tradizionale ovvero dell’equivalente monetario della distruzione, dell’interruzione dei servizi e delle funzionalità preposte, del rifacimento, dell’inquinamento acustico ecc